Pensione di Reversibilità INPS: Come Richiederla

Pensione di Reversibilità INPS: Come Richiederla

La pensione di reversibilità è una prestazione economica erogata dall'INPS ai familiari superstiti di un lavoratore o pensionato deceduto. Si tratta di un diritto riconosciuto a chi, al momento del decesso, risultava legato da un rapporto di dipendenza economica con il defunto.

L'obiettivo della reversibilità è quello di garantire continuità di reddito ai soggetti che dipendevano dal defunto per il loro sostentamento. Non si tratta quindi di un'eredità, ma di una vera e propria prestazione previdenziale, regolata dalla legge e gestita dall'INPS.

Chi ha diritto alla pensione di reversibilità

Secondo l'articolo 22 della Legge n. 903/1965 e successive modifiche, i beneficiari della pensione di reversibilità possono essere:

- Il coniuge superstite, anche se separato o divorziato con assegno di mantenimento.

- I figli minorenni, o maggiorenni inabili al lavoro e a carico del defunto.

- I figli studenti, fino a 26 anni, se universitari a carico.

- In assenza di coniuge e figli, possono avere diritto anche i genitori, fratelli e sorelle inabili e a carico, secondo quanto previsto dalla normativa.

Il diritto può sorgere solo se il defunto era titolare di una pensione o aveva maturato i requisiti contributivi per ottenerla. In caso di divorzio, la pensione viene ripartita tra ex coniuge e nuovo coniuge secondo i criteri stabiliti dal tribunale.

Quanto spetta: calcolo e percentuali

L'importo della pensione di reversibilità viene calcolato in percentuale sulla pensione che percepiva (o avrebbe percepito) il defunto. Le percentuali sono stabilite dalla legge:

- 60% per il coniuge solo

- 80% per coniuge + un figlio

- 100% per coniuge + due o più figli

In assenza del coniuge, le percentuali vengono ripartite tra gli altri aventi diritto.

Attenzione: se il beneficiario ha un reddito proprio, l'importo della reversibilità può subire una decurtazione secondo le fasce previste annualmente. Anche questo è un aspetto da valutare attentamente, con l'assistenza di un esperto o tramite i canali ufficiali dell'INPS.

Come fare domanda per la pensione di reversibilità

La domanda per la pensione di reversibilità va presentata all'INPS entro 10 anni dal decesso, ma è fortemente consigliato farlo entro i primi mesi per evitare ritardi nei pagamenti. La procedura può essere effettuata:

- Online tramite il portale INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS.

- Tramite un patronato, che assiste gratuitamente il cittadino nella compilazione e trasmissione della domanda.

- Rivolgendosi direttamente a uno sportello INPS territoriale (su appuntamento).

È importante allegare tutta la documentazione richiesta, che include certificato di morte, stato di famiglia, documenti di identità, eventuali certificazioni di invalidità o carico familiare.

Documenti necessari e tempistiche

I principali documenti richiesti sono:

- Certificato di morte del defunto.

- Certificato di matrimonio o sentenza di divorzio con diritto all'assegno.

- Stato di famiglia alla data del decesso.

- Documenti di identità e codice fiscale dei richiedenti.

- ISEE o autocertificazione reddituale (per verificare eventuali riduzioni).

La lavorazione della pratica può richiedere da 30 a 90 giorni, ma spesso servono integrazioni documentali. Il primo pagamento avviene in genere dopo 2-3 mesi dalla domanda, con eventuale arretrato dal mese successivo al decesso.

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