La pensione di reversibilità rappresenta un importante strumento di tutela per i familiari superstiti di un lavoratore o pensionato deceduto. Tuttavia, in molti si chiedono se sia possibile percepirla insieme ad altre prestazioni previdenziali, come la NASpI (indennità di disoccupazione), l'assegno sociale, la pensione di invalidità o altre forme di pensione diretta.
In questo articolo analizziamo nel dettaglio le possibili compatibilità e i limiti previsti dalla normativa, per aiutarti a comprendere come orientarti tra le diverse prestazioni dell'INPS.
Compatibilità con NASpI (indennità di disoccupazione)
La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego) è compatibile con la pensione di reversibilità. Il superstite che percepisce la reversibilità può richiedere anche la NASpI qualora ne abbia i requisiti (ad esempio, dopo la perdita di un lavoro dipendente).
Tuttavia, entrambi i trattamenti concorrono alla formazione del reddito personale, e quindi potrebbero incidere su eventuali riduzioni della quota di reversibilità, secondo quanto previsto dall'art. 1, comma 41 della Legge 335/1995.
Compatibilità con pensione di invalidità o assegno ordinario
La pensione di reversibilità è compatibile anche con pensioni di invalidità o con l'assegno ordinario di invalidità (AOI). È possibile ricevere entrambe le prestazioni contemporaneamente, in quanto hanno natura giuridica distinta.
In questi casi, non vi è alcuna decurtazione automatica, a meno che non intervengano superamenti di soglie reddituali che incidono sul diritto ad altre prestazioni assistenziali collegate.
Compatibilità con l'assegno sociale
La pensione di reversibilità può compromettere il diritto all'assegno sociale, in quanto quest'ultimo è una prestazione assistenziale concessa in base al reddito.
Se l'importo della reversibilità supera il limite di reddito individuale o cumulato con eventuali altri redditi (stabilito annualmente dalla legge), il beneficiario potrebbe perdere totalmente o parzialmente l'assegno sociale. L'INPS effettua controlli incrociati per verificare la sussistenza del diritto.
Compatibilità con un'altra pensione diretta
Un soggetto può percepire contemporaneamente la pensione di reversibilità e una propria pensione diretta (es. di vecchiaia o anticipata), a condizione che entrambe siano state maturate in base a contribuzioni effettive distinte.
Anche in questo caso, però, il cumulo dei redditi da pensione può determinare la riduzione della quota di reversibilità percepita, secondo le seguenti percentuali:
– 25% di riduzione se il reddito del superstite supera 3 volte il trattamento minimo INPS annuo.
– 40% se supera 4 volte.
– 50% se supera 5 volte.
Le soglie esatte sono aggiornate annualmente e possono essere verificate sul sito ufficiale dell'INPS.
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La normativa in materia di reversibilità e compatibilità tra prestazioni può essere complessa, e ogni situazione personale richiede valutazioni specifiche. È importante sapere che, oltre alla pensione, ci sono numerose pratiche da gestire dopo un lutto: comunicazioni all'INPS, chiusura conti, gestione utenze, dichiarazione di successione, solo per citarne alcune.
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